Zoo della morte, in Indonesia: animali maltrattati e malnutriti.

Quelle che pubblichiamo sono delle immagini che dovrebbero esistere sono nei film dell'orrore, ma quello che sta succedendo al Surabaya, uno zoo indonesiano, è terribile realtà. Quelli che una volta erano bellissimi animali selvaggi stanno perdendo la vita a causa della totale incapacità dell'uomo di prendersi cura di loro.

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Non ci sono dubbi sul fatto che una tigre fiera e dal manto lucido possa diventare pelle e ossa se la sua razione di cibo è quella che vediamo anche noi in questa foto. 

Twitter/ChangeorgLatino

Ogni mese muoiono tante bestie, in maniera atroce: gli animali si spengono per fame o a causa di malattie non curate in maniera adeguata.

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Le pessime condizioni dello zoo sono note da anni; nel 2002 venne rivelato che sia i proprietari che gli addetti ai lavori non avevano alcuna preparazione per portare avanti la struttura. Questo povero orso soffre di una terribile malattia della pelle causata dall'incuria. Senza i dovuti trattamenti, tira avanti in una gabbia minuscola e sudicia.

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Dal 2010 lo zoo è passato sotto la giurisdizione dello Stato, perciò molti degli impiegati di lungo corso sono stati licenziati e sostituiti con lavoratori stagionali, che non hanno le giuste competenze professionali per svolgere al meglio le loro mansioni. Questo ha peggiorato ancora di più la situazione, se possibile. Il cammello che vediamo nella foto sta consumando forse il suo primo pasto dopo un lungo periodo di digiuno. Le sue ossa affilate tirano la pelle ormai senza peli.

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Gli elefanti sono creature gentili e intelligenti. Ma, nello Zoo Surabaya, 3 delle loro zampe sono incatenate al suolo di cemento. A nessuno sembra importare che le catene procurino costanti ferite e dolore.

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Altri animali sono così privi di forze che non riescono neanche più a muoversi. Per questo motivo vengono chiusi in gabbie davvero piccole togliendo loro qualsiasi possibilità di vivere come meriterebbero.  

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L'ultima giraffa dello zoo è morta con circa 20kg di plastica in pancia, che proveniva in parte dalla spazzatura non rimossa dal recinto e in parte dagli involucri di dolci e caramelle che i disattenti visitatori dello zoo hanno dato all'animale.

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La crescita degli ospiti dello zoo è ormai fuori controllo. Questa recinzione piuttosto squallida è sovrappopolata e non permette alcuna interazione con le povere bestie, costrette a passare la loro vita in cattività e nella sporcizia.

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Al contrario, poi, ci sono animali che possono solo sognare un po' di compagnia, è il caso dei poveri oranghi che passano il tempo in gabbie arrugginite così piccole che qualsiasi essere umano assennato non oserebbe metterci neanche un coniglietto.

Imgur/UndercoverDumbledore

Niente cibo, o acqua o possibilità di arrampicarsi o nascondersi: solo il vento e la pioggia entrano in queste gabbie a fare compagnia ai poveri animali.

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Per non parlare della vasca di questo ippopotamo, chiamarla tale è davvero un'offesa.

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Anche se agli uccelli sono riservate gabbie più spaziose, sono comunque riusciti a mettere ben 180 pellicani insieme, quasi si trattasse di animali da batteria.

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I media chiamano questo posto "Lo zoo della morte" che rimane fedele al suo nome: il leone Michael  aveva solo 18 mesi quando è rimasto imbrigliato in un filo ed è stato ritrovato senza vita, penzolante. Ma prima che la polizia arrivasse sono state nascoste tutte le prove, per poter scongiurare l'apertura di un'indagine.

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Non si può certo dire che la vita fiorisca in questo zoo, al contrario di morte e dolore. Questo posto dovrebbe essere chiuso immediatamente. Se vuoi dare una mano e far sentire il tuo dissenso puoi firmare anche tu la petizione. E c'è anche un'altra cosa che puoi fare: evita di visitare zoo e di frequentare circhi in cui ci sono animali selvaggi. Queste bestie non meritano di vivere in gabbia e non sono tanto meno destinate al nostro divertimento. Condividi questo messaggio, così che anche altri possano firmare la petizione per poter dare a questi animali una vita più dignitosa nelle riserve naturali. 

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