Donna senzatetto dimostra che lo Stato le deve 100.000 dollari.

Wanda Witter non ha sempre vissuto per strada. Dopo che la donna, oggi 80enne, ha perso il suo lavoro come macchinista, ha vissuto con la figlia e ha studiato da assistente legale. Nel 1999, terminati gli studi, si è trasferita a Washington per cercare una nuova occupazione.

Youtube/Michael Scott

Ma il mercato del lavoro si è dimostrato avverso a una donna ormai di una certa età e gli impieghi temporanei non le permettevano di pagare l'affitto. Ed è così che Wanda è diventata una dei tanti senzatetto della capitale, che dormono per strada in un sacco a pelo e di tanto in tanto trovano posto nei centri di accoglienza. Dal momento che aveva lavorato per molti anni, pagando la previdenza sociale, la donna ha deciso di richiedere quello che le spettava. Dal 2006 inizia così a ricevere gli assegni della previdenza sociale, notando però, quasi subito, che c'è qualcosa che non va. La somma mensile varia sensibilmente, oscillando tra i 300 dollari and 900 dollari.

dollar bills

Chiede quindi chiarimenti a riguardo, ma nessuno si prende la briga di indagare sulla questione. Wanda sa che, una volta incassati gli assegni, nessuno più le darà retta, per cui li restituisce tutti. 

La donna, una volta trasferitasi a Washington, non aveva fornito alcun indirizzo alla propria famiglia. Quando la figlia, molto preoccupata, riesce finalmente a trovarla, cerca di convincerla ad abbandonare la strada e tornare a vivere con lei. Ma la donna non vuole saperne. Non sarebbe andata da nessuna parte, fino a quando lo Stato non le avrebbe riconosciuto quanto dovuto.

Inizia così a organizzare la sua corrispondenza con l'agenzia in faldoni e, nel tempo, arriva a riempire tre valigie che si porta sempre dietro, dovunque vada. Nessuno crede alla sua storia, pensando si tratti di un caso di demenza. "Continuavano a pensare che fossi pazza e mi dicevano di sbarazzarmi delle valigie", racconta la donna.

Youtube /Michael Scott

Sedici anni dopo aver iniziato a vivere per strada, Wanda era ancora senza fissa dimora. Un giorno, in un centro di accoglienza, ha incontrato un'assistente sociale, Julie Turner, la quale si è offerta di controllare quei documenti. All'inizio è solo un atto di cortesia che le vuole fare; ma, una volta letta tutta la corrispondenza, Julie rimane perplessa.

"Aveva tutti i documenti lì, ben organizzati. E aveva ragione. Le dovevano dei soldi", racconta l'assistente sociale.

Youtube/Michael Scott

Julie le trova così un legale che redige un esposto formale. Il 23 agosto, Wanda è venuta a sapere che un pagamento di 99.999 dollari — la somma più alta concessa dalla previdenza sociale — era stato effettuato sul suo conto bancario.

Ha così affittato un appartamento a Capitol Hill (un quartiere residenziale di Washington) e, dopo quasi venti anni, ha finalmente di nuovo un tetto sotto cui dormire. Non ha avuto il coraggio di comprare niente altro se non un materasso gonfiabile e un cuscino. Non riesce ancora a credere al fatto che ha finalmente ricevuto il suo denaro e che continuerà a riceverne.

Youtube/Michael Scott

Senza l'intervento di questa meticolosa assistente sociale, la vita di questa donna tenace probabilmente non sarebbe mai cambiata e tutti avrebbero continuato a pensare che era pazza.

In questo video (in inglese) potete rivedere la storia di Wanda:

I nostri complimenti a Wanda per non essersi arresa e, ovviamente, un pensiero speciale anche a Julie Turner, che ha giocato un ruolo fondamentale in questa vicenda.

 

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