Madre australiana quasi perde figlio a causa del carrello della spesa.

L'australiana Vivienne Wardrop era semplicemente andata a fare la spesa con il figlio Logan di 10 mesi. Non poteva certo immaginare che il tutto si sarebbe concluso con una corsa in ospedale.

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Tutto ha avuto inizio quando la donna ha fatto sedere il piccolo nel carrello della spesa. Niente di strano durante il giro nel supermercato e il rientro in casa. Ma, già durante la stessa giornata e la mattina dopo, il bambino ha iniziato a non stare bene: "Aveva una forte diarrea. Cercavo di dargli il latte e vomitava", ricorda Vivienne. Logan è diventato pallido e le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Senza alcune esitazione, la donna ha guidato fino all'ospedale dove il piccolo è stato immediatamente visitato. Inutile dire quanto la madre fosse preoccupata e fuori di sé: cosa stava succedendo?

Logan aveva perso così tanti liquidi, che le sue vene erano sul punto di collassare. La temperatura corporea aveva raggiunto i 40° e la vita del piccolo era in serio pericolo. È stato tenuto sotto stretta osservazione e idratato per via venosa. Vivienne lo ha portato in ospedale appena in tempo.

A quanto dicono i medici, sembra che la fonte della malattia sia stato il carrello della spesa: suppongono che a causa dell'esposizione a carne cruda (trasportata nel carrello) il bambino abbia contratto la salmonellosi, insieme ad adenovirus e rotavirus. Lo stress causato al corpo del piccolo è così forte che ha anche rischiato la meningite. Logan ha trascorso 10 giorni in ospedale e gli ci sono venuti ben 14 giorni per recuperare completamente.

Vivienne, dopo questa terrificante esperienza, ha pensato fosse importante condividere questa brutta avventura e quello che ha imparato: i carrelli della spesa sono esposti a batteri che vengono dal cibo. "Vorrei solo dire agli altri genitori di non usare la seduta per bambini dei carrelli della spesa prima di aver passato una salvietta disinfettante o mettendoci sopra una coperta".

Per fortuna, Logan adesso sta bene e speriamo che l'esperienza terribile di questa madre possa prevenire altri casi. Sempre meglio avere delle salviette a portata di mano!

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