Pentola a pressione difettosa ustiona gravemente una coppia.

ATTENZIONE: Questo articolo contiene immagini forti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.

Cassie Hodges è madre di tre bimbi e vive vicino Sydney, in Australia. Un venerdì sera il suo compagno, Mark, stava preparando una zuppa fatta in casa per la cena ma, poiché era in ritardo, aveva deciso di usare la loro pentola a pressione - marca "casera"-  per risparmiare tempo. 

Mark, quel giorno, sceglie l'opzione zuppa sul menu delle impostazioni e si allontana. Circa 25 minuti dopo, Cassie entra in cucina con il figlio di appena 12 settimane e nota subito che la zuppa è pronta. Così lo comunica a Mark, porta il bimbo nel salotto e nel frattempo dice alle figlie di  venire a tavola.

Con Cassie in piedi, pronta a portare i piatti in tavola, Mark spinge il pulsante di "rilascio pressione" sulla pentola e,  come di consueto, il vapore comincia ad uscire. Ma d'improvviso si verifica uno scatto, qualcosa di sicuro fuori dalla norma e, prima ancora di rendersene conto,  Cassie viene colpita dalla parte superiore della pentola a pressione. Allo stesso tempo, è improvvisamente coperta di scottature dovute alla minestra bollente. Anche Mark viene scottato sul braccio e sulla pancia ma, la situazione di Cassie si rivela subito più urgente: le vengono quindi strappati i vestiti per correre sotto l'acqua fredda della doccia il più rapidamente possibile.

Mark e Cassie chiamano quindi il pronto soccorso e sono entrambi portati in ospedale. Cassie riporta ustioni piuttosto gravi sulle braccia, sul petto e sull'addome.  

Riportando quanto accaduto su Facebook, in modo da rendere consapevoli altre persone di questo pericolo, Cassie descrive ciò che è accaduto dopo:

"Mi è stato detto che dovevo rimuovere tutta la pelle morta e bruciata raschiando con un asciugamano ruvido e applicare immediatamente del biobrane (si tratta di una membrana sintetica utilizzata come sostituto cutaneo); sono andata avanti con il paracetamolo ma non ho mai sentito un tale dolore in vita mia. Mi hanno quindi fasciata e oggi, che è il quarto giorno, lascerò l'ospedale sapendo che sarà un'ennesima notte dolorosa".

Le ustioni di Mark erano invece meno estese ma, dal momento che non aveva potuto buttarsi sotto l'acqua fredda come Cassie, erano anche più profonde e dolorose.

Poichè cassie non era in grado di prendersi cura dei figli mentre era in ospedale, uno dei suoi amici si è fermato in casa per occuparsene. 

Cassie si sente grata solo per una cosa: che l'incidente sia avvenuto quando non aveva il suo figlio piccolo tra le braccia. Non ci sarebbero infatti state parole per descrivere la tragedia immane che si poteva verificare nel caso in cui il bimbo fosse stato in cucina al momento in cui la pentola è esplosa. 

La donna vuole mettere altre persone in guardia dal pericolo di possedere una pentola della stessa marca in cucina.

"Voglio che le persone sappiano come si chiama e che siano consapevoli di quanto può essere pericolosa. Noi non abbiamo fatto nulla di sbagliato, la macchina si è aperta prima del dovuto, quando doveva ancora essere bloccata finché la pressione non fosse andata via. Per favore condividente questo messaggio tra chi ama cucinare o, meglio ancora, chiedete di essere rimborsati... Io voglio essere certa che un episodio del genere non accada a nessun altro in futuro". 

Il post di Cassie è stato presto diffuso largamente sui social media. Ci auguriamo che aiuti a difendere le persone da tragedie e occorrenze del genere. Siate tutti prudenti!

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