I pompieri realizzano il sogno di un bambino in fin di vita.

Tony Maschino era un bimbo di tre anni come tanti, gli occhi pieni di meraviglia e tanti sogni. Uno di questi era diventare un pompiere. "Gli piace tanto. Ha sempre amato polizia e pompieri. Quando eravamo per strada chiedeva sempre di abbassare il finestrino per poterli salutare", ricorda la madre Stephanie.

Youtube/Inside Edition

Era la gioia dei suoi occhi, possiamo solo vagamente immaginare il dolore quando, nell'Ottobre del 2016 un incidente di poco conto ha fatto venire fuori un problema ben più serio.

Quando Tony è caduto e si è fatto male, i genitori lo hanno portato in ospedale. Nonostante fossero molto preoccupati, si sono assicurati che il figlio fosse in buone mani. Durante delle analisi, i medici avevano però fatto una terribile scoperta: il bambino aveva un cancro al cervello, le sue aspettative di vita non superavano i sei mesi. La famiglia era devastata.

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Stephanie e Shawn dovevano fare i conti con la perdita imminente. Tony era ancora con loro e sapevano che avrebbero fatto di tutto per godersi appieno questi ultimi mesi con lui. Ma il corpo del bambino era fiaccato dalla malattia - non riusciva più a camminare - anche se la sua mente rimaneva lucida. "Non si lamentava o piangeva. Era incredibile", dice il padre.

La loro tragica storia si era presto diffusa nella comunità locale e la gente voleva dare il proprio contributo. Ed è così che il desiderio di Tony era arrivato alla stazione dei pompieri di Pittsfield. Non tanto tempo dopo, per il piccolo era pronta un'incredibile sorpresa... 

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Tony si trovava in casa, quando ha sentito la sirena dei pompieri, un suono che a lui piaceva tanto. Quando ha capito che i pompieri stavano andando da lui con quattro camion e due macchine era incredulo. Ma le sorprese non erano finite, quel giorno Tony è stato nominato pompiere onorario.

"È venuto da tutti noi, siamo una piccola famiglia", ha spiegato Matthew Mazzeo, uno dei pompieri. Tony ha anche ricevuto una targa che confermasse la sua investitura, oltre a una giacca con il suo nome e a tanti giochi.

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Tony era stato portato da casa fino al camion, ma una volta dentro niente lo aveva fermato. Aveva giocato con le luci, le sirene e non avrebbe mai smesso. I suoi occhi erano pieni di gioia. I genitori erano contentissimi.

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Robert Czerwinski, il capo della squadra, era particolarmente fiero dei suoi uomini: "Questo piccolino ha sofferto tanto, come anche la sua famiglia. Sono lieto di essere stato qui per loro: nella nostra comunità ci sono state campagne di raccolta fondi e altre iniziative per supportarli".

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Stephanie e Shawn erano senza parole per la generosità dimostrata dalla loro comunità. E vedere Tony, nonostante la sua difficile situazione, sorridere è stato di sicuro il dono più bello. Arrivato giusto in tempo. Qualche giorno dopo l'episodio, il piccolo ha infatti perso la sua battaglia per la vita. 

Potete scoprire ancora qualche dettaglio su questa storia triste e commovente nel video di seguito (in lingua inglese):

Perdere una persona cara è un dolore terribile, ma quando si tratta di giovani vite lo strazio è ancora più profondo. La vita di Tony è stata breve ma, grazie alla famiglia e alla comunità, è stata piena.

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