3 cuccioli di tigre, infestati dalle larve, trovati in una scatola.

A marzo di quest'anno una strana scatola è arrivata nell'aeroporto libanese di Beirut. Non aveva etichette o informazioni visibili per sapere cosa contenesse. Per 7 giorni, questo contenitore è rimasto nei magazzini dell'aeroporto senza che nessuno lo reclamasse. È arrivata poi un'ingiunzione del giudice che permetteva di aprirla. E quello che c'è stato trovato dentro ha inorridito tutti i presenti... 

Facebook/Animals Lebanon

In uno spazio esiguo, alto solo 42 centimetri, c'erano 3 cuccioli di tigre siberiana, una specie in via d'estinzione. Gli animali erano denutriti e disidratati, nonché coperti di urina e feci. Ma l'orrore non era finito: le gambe e gli ani erano infestati di larve e vermi.

I poveri cuccioli erano stati tenuti in quelle terribili condizioni e non erano neanche stati vaccinati. Grazie alla legislazione del Paese, l'organizzazione “Animals Lebanon” è riuscita a spostare gli animali in un posto sicuro per poterli curare e scoprire di più sulla loro storia. Avevano quindi visto che solo uno di loro aveva un microchip, quando invece sarebbe obbligatorio per tutti... 

Inoltre, le loro zampe erano irritate e arrossate a causa dell'urina che si era accumulata sul fondo della scatole. A causa dell'altezza del contenitore, i cuccioli non si erano potuti mettere in piedi, per cui anche i muscoli erano indeboliti. Soffrivano tutti e tre di diarrea e diversi altri problemi di stomaco.  

Dopo un'indagine accurata, si era venuti a sapere che le piccole tigri provenivano dal Nikolaev Zoo in Ucraina ed erano dirette al Samer al-Husainawi Zoo di Damasco, Siria. Probabilmente l'assenza dei documenti necessari aveva impedito alle povere bestie di raggiungere la meta. Secondo quanto dichiarato dal direttore dell'associazione: "Dal 2012, la loro madre ha dato la vita a 12 cuccioli, compresi questi tre. Gli altri sono stati venduti a privati/anonimi".

Facebook/Animals Lebanon

Anche se le tigri sono sotto le cure di un veterinario specializzato e stanno già meglio, non è ancora finita: il direttore dello zoo ucraino vuole riaverle indietro e sta prendendo misure legali. "Questi felini valgono migliaia di euro sul mercato nero. Ecco perché il proprietario sta lottando per averli indietro. Ma noi combattiamo per le tigri!", ha dichiarato l'associazione Animals Lebanon in un post su Facebook.

Non si sa ancora quale sorte sarà riservata a questi tre cuccioli, ma quest'organizzazione sta facendo del suo meglio per poterli salvare e tenerli in una riserva dove avranno spazio sufficiente, come dovrebbe essere per animali di queste dimensioni. Certo, il proprietario potrebbe vincere la causa e metterli in vendita...

Di seguito, in lingua inglese, il video sconvolgente del ritrovamento e la storia di questi cuccioli realizzato da Animals Lebanon:

 
Facciamo anche noi qualcosa per impedire che queste tigri tornino nelle mani del proprietario! L'associazione ha chiesto di fare conoscere questa storia, in questo modo si spera che ci sia anche la pressione dell'opinione pubblica sulla sentenza del giudice. 

Commenti

Scelti per voi