Uomo in affido da piccolo, ha aiutato 25.000 bambini fino ad ora.

Rob Scheer e il marito Reece, del Maryland (Stati Uniti) sono genitori orgogliosi di quattro bambini. Ma, da piccolo, non avrebbe mai pensato di poter avere una vita simile.

Youtube/USAToday

Era il minore di 10 figli. Il padre biologico era sessualmente, fisicamente e mentalmente violento era arrivato persino a minacciare con un'arma i suoi bambini. All'età di 10 anni, Rob era stato dato in affidamento, tutto quello che aveva stava in una busta della spazzatura, la "valigia" fornita dallo Stato. E la situazione nelle case-famiglia non era certo rosea. 

In qualche modo, però, Rob era riuscito a sopravvivere: "Non mi sono arruolato perché amavo il mio paese, ma solo perché avevo fame, freddo, ero spaventato e non avevo un posto dove andare", ammette oggi in tutta onestà. Dopo essere stato in marina, era anche riuscito a tornare a scuola e a completare gli studi. 

Era quindi riuscito ad avere un buon lavoro e a incontrare un uomo meraviglioso, Reece. Ed è a lui che Rob ha raccontato della sua infanzia e del suo desiderio di diventare padre. 

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Reece la pensava esattamente come lui, in un primo momento avevano pensato all'adozione internazionale, dal momento che negli Stati Uniti le coppie dello stesso sesso hanno ancora problemi in questo senso. Ma poi Reece aveva fatto notare a Rob che lui aveva qualcosa di importante in comune con i bambini in affidamento nel loro Paese, la sua esperienza personale!

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E presto avevano ricevuto la prima chiamata: una ragazzina e il suo fratellino. La coppia aveva detto immediatamente di sì. Qualche mese dopo avevano aperto le porte della loro casa a due fratellini.

Quando però si era reso chiaro che questi quattro bambini avevano bisogno di una "casa permanente", i due avevano fatto richiesta di adozione. Il caso in corte era durato anni, durante i quali, passo dopo passo, si erano abbattute le barriere dell'ignoranza. Fino a quando non erano diventati ufficialmente una famiglia!

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Uno dei bambini era affetto da sindrome alcolica fetale, che causa disturbi di apprendimento e nel comportamento. 

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Quando hanno scoperto che essere vicini ad acqua e animali lo avrebbe aiutato, si sono trasferiti in una fattoria con un ruscello e degli agnelli. 

E tutti i bambini ne hanno beneficiato, in particolare il piccolo con disturbi di crescita. 

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Eppure, quando questi quattro bambini sono entrati per la prima volta nella sua vita, con quella busta di plastica come "valigia" in Rob è scattato qualcosa. Ha iniziato a chiedersi come questo fosse ancora tollerato. Come era possibile mandare dei bambini in una nuova famiglia con tutto quello che possiedono stipato in un sacco della spazzatura, come se le loro stesse vite fossero rifiuti...

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La stessa cosa era successa anche a lui, ricordava quella sgradevole sensazione, di sentirsi non voluto. E sapere che le buste di plastica erano ancora in uso gli era sembrata una crudeltà. Ecco perché, insieme alla sua famiglia, aveva deciso di fare qualcosa al riguardo. 

Hanno così iniziato a raccogliere zaini, valigie, borse, per i bambini in affido, in modo che potessero avere della valigie. Poi hanno acquistato saponi, spazzolini dentifrici, libri, riviste, coperte, pigiami nuovi con le etichette ancora attaccate per "dimostrare che sono nuovi" e li hanno messi nei bagagli.

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Hanno poi iniziato a parlare del progetto sui social media raccogliendo il consenso di molti. Il passo successivo è stato quello di fondare un'organizzazione: Comfort Cases (letteralmente "valigie comode").

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Anche i loro figli sono coinvolti in prima persona nel progetto. La figlia ha spiegato: "A volte realizziamo le coperte a mano, a volte a macchina". Sono partiti con 300 valigie ma, grazie anche all'attenzione dei media a livello nazionale. negli ultimi tre anni sono riusciti a distribuirne più di 25.000 au bambini in Virginia e Maryland. Il progetto continua e per farlo, questa famiglia ha anche lanciato una campagna su GoFundMe.

In questo video, in lingua inglese, potete riascoltare l'intera storia raccontata direttamente da Rob:

A volte si parla delle persone che vogliono restituire alla vita quello che hanno avuto in dono, Rob è un esempio incredibile al riguardo, non trovate? 

Quest'uomo e la sua famiglia non solo sono una fonte di grande ispirazione per tutti, ma hanno anche reso più lieve la vita di tantissimi bambini. Grazie!

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