La vista delle piaghe di quest'atleta vi lasceranno sgomenti.
Mentre leggete questo articolo, probabilmente starete seduti in casa o in ufficio, guardando il vostro computer. Oppure sul treno, scrutando il vostro telefono. Certamente i nostri antenati, diciamo ad esempio 100 anni fa, non avrebbero mai trascorso così tanto tempo seduti. Lo stile di vita sedentario è una piaga dei tempi moderni, e può essere veramente un problema. Per questo, è importante tenere il nostro corpo in allenamento. Ma il caso di Julie Nisbet dimostra che portare alle estreme conseguenze questo atteggiamento "salutista" può essere, al contrario, fatale.
I hoped for a sub-5hr at #WindermereMarathon but had to make do with being 10 seconds over .. pic.twitter.com/dSt7uuD6HL
— Julie Nisbet (@julienisbet) May 21, 2017
La più grande passione di Julie, inglese di 34 anni, è correre. Questa madre di due figli aveva già alle spalle un totale di 11 competizioni, quando ha deciso di intraprendere la sfida più grande della sua vita: correre un'ultramaratona. Come questo nome piuttosto "iperbolico" suggerisce, si tratta di un'esperienza piuttosto dura, per non dire titanica.
Julie e gli altri corridori hanno dovuto coprire la distanza che separa le città di Carlisle e Newcastle, per un totale di 110 chilometri. Il giorno della gara c'era molto sole: Julia ha applicato della protezione solare, all'inizio della gara, ma non durante la competizione.
My legs are screwed. Not because of the running, but damn sunburn. Utterly devastated. #agony #painful pic.twitter.com/FAOluUNTKF
— Julie Nisbet (@julienisbet) June 18, 2017
La donna è riuscita a tagliare il traguardo dopo aver corso per 21 ore. E il suo corpo ha pagato a carissimo prezzo questo sforzo immane. Una volta a casa, la donna ha fasciato le gambe, perché si erano bruciate - ma quando ha tolto le bende, il giorno dopo, ha visto sulla sua pelle delle orribili vesciche infette di pus.
Sunburn results in gruesome pus filled blisters for ultra runner https://t.co/2I3d4QgdDn pic.twitter.com/Ufvy5P4nX0
— The Northern Echo (@TheNorthernEcho) June 26, 2017
Julie si è recata subito in ospedale, dove i medici hanno "drenato" le giganti pustole piene di pus. La diagnosi è fissata per 6 settimane, prima che le gambe possano tornare alla normalità. Ho perso già 2 chili", racconta Julie, "e quando mi recherò alla prossima medicazione, ne perderò altri 2 probabilmente".
8.15pm, babysitting the godchildren, my kids asleep, my feet are FINALLY UP! #agony #pain pic.twitter.com/frhXZw9FRy
— Julie Nisbet (@julienisbet) June 21, 2017
E continua a raccontare: "Per colpa di questa disgrazia, ho completamente dimenticato la gioia che ho provato nel terminare la maratona. Il sudore e l'acqua hanno portato via lo strato di crema solare che avevo applicato sulla parte inferiore delle mie gambe, e le temperature erano molto alte: è stato fatale".
Per fortuna, si sta riprendendo favorevolmente e presto sarà possibile rimuovere la benda e ritornare gradualmente alla normalità.
Day 12 - the "itching" has started, skin looking better, and may be rid of the bandages by next week pic.twitter.com/qhMrBFgx7U
— Julie Nisbet (@julienisbet) June 30, 2017
Durante la stagione estiva, quando le temperature aumentano considerevolmente e i raggi del sole possono essere particolarmente forti, è importante proteggersi in modo adeguato. L'esperienza di Julie dovrebbe servire da monito sulle effettive conseguenze di una scarsa cura della pelle. Per fortuna, Julie è positiva e si dice decisa a tornare a correre, un giorno. Di certo, questa madre molto atletica farà decisamente maggiore attenzione, durante la corsa sotto il sole. Non vale la pena di stare così male!
Got some lovely cuddles from Brat # 2 today though pic.twitter.com/9syQSdZZRn
— Julie Nisbet (@julienisbet) June 18, 2017