Nata fragilissima e troppo piccola, Amilia riesce a tornare a casa.

Persino i medici pensano che questa storia sia un miracolo. Quando la piccola Amillia è nata, nessuno credeva che sarebbe sopravvissuta. Ma poi è successo l’impensabile - un record mondiale.

Nel 2006, in un giorno d'autunno, Amillia nasce in un ospedale di Miami. Tutta la città trattiene il respiro… non si è mai visto nulla di simile in tutto il mondo.

Youtube/Grummer21

Amillia è nata con un taglio cesareo dopo appena 21 settimane e 6 giorni, in quella fase di sviluppo che ancora potrebbe essere interrotta con un aborto. Era alta meno di 10 pollici e pesava poco più di mezzo chilo. Un corpicino delicatissimo e fragile… eppure Amillia sopravvive!

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I suoi genitori, Eddie e Sonja Taylor, avevano desiderato a lungo un bambino. Ma fino a questo momento non era stato così semplice per Sonja rimanere incinta. I due avevano deciso così di intraprendere un’inseminazione artificiale e, dopo lunga attesa, sembrava che il loro sogno si fosse finalmente avverato. Ma la gioiosa aspettativa si è trasformata ben presto in paura.

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Quando le prime complicazioni emergono al terzo mese di gravidanza di Sonja - una grave infiammazione dell'utero - non c’è più via d’uscita. I medici devono indurre la nascita per proteggere la vita della madre. Per forzare anzi la mano del medico in questo passo, Sonja mente: dichiara di essere alla 24° settimana quando invece è solo alla 21°.

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Tuttavia, anche se i presagi apparivano molto sfavorevoli, e nessuno se l'aspettava, Amillia sopravvive nelle ore cruciali seguite alla sua nascita, in contrasto con la prognosi e a dispetto di ogni previsione effettuata dai medici. È la neonata più piccola che sia mai sopravvissuta con un parto prematuro. In altri termini: un record mondiale.

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Un'infermiera ricorda: "Semplicemente non ci potevamo credere. Amillia ha cercato di urlare dopo la nascita. E tutto questo dopo appena 21 settimane e sei giorni". Una gravidanza normale dura tra le 37 e le 40 settimane. 

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La vita di Amillia è stata però difficile sin dal principio. Nelle prime settimane non era concesso ai genitori di poterla toccare ma solo di guardarla attraverso una finestra. Ma dopo 2 mesi di terapia intensiva, è giunto il momento: Sonja riceve finalmente il permesso di stringere la sua bimba tra le braccia per la prima volta e accoglierla nel mondo. 

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Grazie all'amore e alle cure dei medici e, specialmente, dei suoi genitori, Amillia riesce a svilupparsi meravigliosamente. Sua madre perfino ironizza: “Alle volte mi sembra persino un po' grassa…”.

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E presto Amillia è raggiunta da una sorella. Sonja e Eddie hanno infatti deciso di adottare un'altra bimba in un orfanotrofio. “Abbiamo avuto una fortuna straordinaria fino ad ora... volevamo restituire qualcosa indietro”.

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Nel video che riportiamo di seguito è stata ricostruita l'incredibile storia di questa famiglia:

Amillia ha superato tutto con la sua incredibile voglia di vivere. È un esempio vivente di come anche le possibilità più improbabili possano alle volte realizzarsi, dando origine a qualcosa di incredibile.

 

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