Commovente storia di Palla, cane che ha mobilitato il web.

Questa è la commovente storia di una cagnolina che è stata ribattezzata “Palla”. Il nome, purtroppo, non ha nulla a che vedere con il sovrappeso dell’animale ma è legato piuttosto alla sua triste storia. Palla è stata ritrovato nel Gennaio 2016 nei pressi di Terralba, in Sardegna e, date le sue condizioni, portata d’urgenza presso la Clinica Veterinaria Duemari di Oristano, una struttura che da anni si occupa del recupero e dell’assistenza di cani maltrattati o vittime di pesanti torture.

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È il caso di Palla, ritrovata con un laccio di nylon legato intorno al collo, una sorta di collare strettissimo, evidentemente inserito quando era ancora cucciola e dentro la quale è cresciuta. Quasi uno strumento di morte, un terribile cappio che l’ha quasi decapitata, divenendo il responsabile di una brutta deformazione dovuta a una pachidermia.

Poiché il sangue non circolava più bene, e il laccio di nylon aveva segato la cute e i muscoli, il cane ha riportato una grave fibrosi dei tessuti, che ha determinato un rigonfiamento sproporzionato del muso, come spiega Monica Pais, la veterinaria che da Gennaio si occupa di Palla e del suo recupero.

“Palla è e rimarrà l'emblema della stupidaggine umana, della insensibilità, della superficialità colpevole”, dicono al Centro Veterinario Duemari. Un centro che è abituato a trattare casi di maltrattamento sugli animali, i loro dolci “rottami”, come li chiamano affettuosamente. “Ci occupiamo di 'rottami’, cani sinistrati, denutriti, abbandonati. In 5 anni abbiamo permesso circa 1.000 adozioni, ma molti cani rimangono con noi perché non sono in condizione di essere adottati”.

Ma la storia di Palla ha aperto anche uno spiraglio sulla generosità umana. Sul versante opposto della brutalità e della violenza operata da chi l’ha ridotta in queste condizioni, si colloca infatti la sollecitudine delle migliaia di persone che sostengono la sua causa tramite Facebook. Palla è diventata infatti in appena due mesi una sorta di star del web. In moltissimi chiedono aggiornamenti quotidiani sulle sue condizioni di salute; tanti si sono offerti di effettuare donazioni alla clinica e tanti, ancora, hanno mandato spontaneamente oggetti o beni di prima necessità indirizzati alla piccola cagnolina. 

Una generosità che di certo entusiasma e commuove, sebbene la clinica tenda a ribadire che non sono stati attivati conti bancari per donazioni di nessun tipo. Monica Pais incoraggia anzi a seguire solo la pagina Facebook della clinica pregando le tante persone di non telefonare o prendere iniziative dirette. D’altronde i tempi sono ancora prematuri: Palla ha bisogno di una lunga degenza, non è neppure certo che possa tornare a stabilizzarsi del tutto, ed è ancora presto per parlare di un’adozione. 

Tuttavia il forte entusiasmo nei suoi confronti è comunque prezioso e di grande aiuto. Palla ha infatti catalizzato un’attenzione che, come ribadisce Monica Pias, può essere sfruttata anche per aiutare gli altri animali in difficoltà che alloggiano presso il loro centro, e che sono davvero tantissimi.

In questo video, la dottoressa spiega la storia della cagnolina:

 

Se anche tu sei un amante degli animali, sostieni questo incredibile centro veterinario e tutte le persone che ci lavorano. Condividi questa storia con tutti quelli che conosci così che Palla e i suoi più sfortunati amici possano, quando sarà il momento, trovare una famiglia amorevole e una seconda chance di vita! 

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