Uomo ferito in volto con un machete per difendere orfanotrofio.

Questa è una storia di vita e di morte, e di come un eroe ha salvato un gruppo di bambini e bambine. 

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Anthony Omari, custode della "Casa per bambini Faraja" di Ngong, in Kenya - lavora da anni prendendosi cura dei piccoli ospiti. La storia inizia nel 2005, a Kibera, la seconda baraccopoli più grande d'Africa. La mamma di Anthony, che tutti chiamano semplicemente “momma”, si occupa di questa casa, assicurandosi che tutti i bambini abbiamo un letto, del cibo caldo, un'istruzione e cure mediche, quando necessarie. Essendo Anthony l'unico adulto a vivere nell'orfanotrofio, è anche il responsabile della sicurezza dei 35 ragazzini.

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Per Omari sapere che i bambini sono al sicuro è la cosa più importante. L'orfanotrofio non versa in buone condizioni economiche, ma poiché si allevano galline e si coltiva l'orto, bande di criminali armati fanno spesso razzia di tutto quello che trovano. Ma l'attacco subito nella notte del 23 gennaio 2012 cambia le cose radicalmente.

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Anthony Omari è riuscito, nelle due notti precedenti, a mandare via degli intrusi inseguendoli con un martello e colpendone uno durante la fuga. É forse a quel punto che per i criminali la faccenda si mette sul personale: "La notte successiva, tre ladri ritornano, probabilmente per vendicare il loro amico". Quando Omari si sveglia di soprassalto trova davanti a sé i 3 energumeni armati di machete. A quel punto capisce di dover agire velocemente.

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Fortunatamente Omari è preparato a un'eventualità del genere, per cui riesce a prendere da sotto il suo letto un martello colpendo i ladri, mentre urla più forte che può, sia per spaventare i malviventi, che per svegliare i bambini e metterli in allerta. Dopo essere riuscito a mandarli via, Anthony rientra nell'orfanotrofio per calmare i piccoli. É in questo momento che viene attaccato e colpito in faccia con un machete.

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Con il viso coperto di sangue si avventa sugli assalitori, mettendoli in fuga. L'ultimo sforzo è quello di chiudere la porta perché i bambini rimangano al sicuro; poi, sviene subito dopo.

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Ma la storia non finisce qui. Dopo due giorni in ospedale, il nostro eroe torna al lavoro: vuole ringraziare i bambini per aver cercato di proteggerlo. Ben Hardwick, uno studente di 21 anni di Penn State, che al momento lavora nelle vicinanze, è venuto a conoscenza di quanto accaduto. È rimasto così colpito dal coraggio di Anthony e dalle misere condizioni in cui versano i piccoli ospiti che ha deciso di pubblicare la storia su Reddit, chiedendo 2.000 dollari per finire di costruire un recinto di cemento e filo spinato che riesca a fermare finalmente i continui saccheggi.

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Qualche giorno dopo l'attacco, Hardwick si mette in contatto con l'uomo che quasi sviene sentendosi dire:  “Ho ottime notizie per te, ho messo la tua storia su Internet, su questa cosa che si chiama Reddit...", e quello che succede subito dopo è un vero e proprio miracolo.

Chi legge la storia su Reddit non riesce a rimanere indifferente, in pochi giorni si arriva alla cifra 80.000 dollari e la risposta che giunge da Omari è proprio quella di un uomo dal cuore grande: “Quando riceverai i soldi, assicurati che siano per i bambini, perché io non voglio alcuna ricompensa per quello che ho fatto".

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Con la somma raccolta l'orfanotrofio riesce a finire la costruzione del muro e compra anche 4 cani a difesa dei bambini. Non ci sono più stati attacchi da quel momento, anche perché la polizia, venuta a conoscenza della storia, ha iniziato dei pattugliamenti nell'area.

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Anche se ancora sotto shock per l'esperienza terribile, Omari è riuscito ad andare avanti, ha formato la sua famiglia, ha lasciato l'orfanotrofio e finito gli studi per diventare un ingegnere civile e mettere su la sua ditta di costruzioni.

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Anthony fa ancora visita all'orfanotrofio ogni fine settimana e accoglie in casa sua i bambini durante le vacanze così che "abbiano anche una famiglia vera con la quale trascorrere del tempo" - lui stesso oggi ha due figli. Che miracolo d'amore e quanta sofferenza! La ricompensa più grande per quest'uomo è stata sapere di aver salvato delle piccole vite. 

Che uomo coraggioso! Questa storia ci dimostra che la gente non sempre rimane indifferente alla bontà di altre persone: condividetela, perché sia di esempio anche per altri. Il mondo ha bisogno di gente che, come il nostro Anthony, metta se stessa in prima linea contro violenza e terrore.

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