Dietrofront radicale: madre di otto gemelli lascia industria del porno.
Per alcune donne, l'inseminazione artificale è l'unico modo per poter avere dei figli. Nel 2009, la californiana Natalie Suleman ha deciso di sottoporsi a uno di questi trattamenti. Ma, al contrario delle altre donne in simili condizioni, Natalie ha già 6 figli, tutti concepiti con l'inseminazione in vitro e, in più, è disoccupata.
Dal momento che i medici vogliono essere sicuri che l'impianto si risolva con un successo, decidono di introdurre 12 ovuli fecondati. E la donna, non solo rimane incinta ma, contro ogni aspettativa, di otto gemelli! Visto che il numero è piuttosto inusuale, le immagini di questa donna iniziano a girare con il nome di "Octomom" ("la mamma degli otto") attirando l'attenzione dei media e del pubblico.
The #Octomom looks a lot like Kim Kardashian pic.twitter.com/rQeDJBaF7c
— Kardashian Facts (@KardashTruths) 17. August 2016
Questa mamma single e senza un lavoro non può certo crescere da sola i suoi 14 figli. All'epoca la donna ha 34 anni e, non avendo altra scelta, decide di diventare una spogliarellista e fare l'attrice anche nei film porno. Come molte delle donne che lavorano in questo settore, Natalie inizia ad abusare di sedativi per poter sopportare la sua difficile situazione.
Ma, nel marzo 2013, decide di cambiare radicalmente la sua vita. Ha scoperto una delle sue figlie, di appena 10 anni, indossare alcuni dei suoi vestiti e girare per casa con i tacchi alti. Per la donna è un campanello d'allarme.
Natalie si vergogna così tanto del suo passato, da non voler avere nulla a che fare con quell'immagine di "Octomom." Ma deve prendere una posizione forte per salvare se stessa e i suoi figli.
Oggi Natalie lavora come terapista familiare a Orange County. È ancora da sola e non crede che le cose da quel punto di vista cambieranno: "Sono sposata alla mia famiglia e ai mie figli", dice. Questa madre di 14 figli sembra aver superato i momenti più difficili. Vuole provare ad essere un buon esempio per i suoi ragazzi e dimostrare loro che, nonostante gli errori del passato, è sempre possibile ricominciare.