Bambina abusata tenta suicidio: ma nessuno vuole crederle.

Micaela è una ragazza argentina di 17 anni, a 16 prova a togliersi la vita. La sua famiglia è scioccata e si chiede cosa abbia spinto la ragazza a compiere un gesto simile. Ma lei rimane in silenzio e viene etichettata come un'adolescente "problematica". La verità viene fuori un anno dopo, quando i professori si accorgono che c'è qualcosa che non va in casa. 

Facebook/PorUnaInfanciaSinDolor

Si scopre così che Micaela è stata abusata sin da piccola dal padre. "Gli abusi sono iniziati quando avevo 4 anni, con un gioco innocente. Mio padre aveva un gorilla di peluche e io un orsacchiotto. Lui mi aveva detto che i due si amavano e che mi avrebbe insegnato come farli giocare insieme. Il nome del gorilla era Chico, mentre il mio pupazzo si chiamava Cuore. Ero piccola, ma ricordo tutto", dice Micaela. 

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Per 12 lunghi anni, la ragazza soffre in silenzio, troppo spaventata e imbarazzata per condividere la sua tragedia con qualcuno. Nel tempo, ovviamente, Micaela mostra segni del suo disagio, ma nessun adulto sembra notarli. Inizia, per esempio, a tagliarsi con un rasoio, lasciando ferite evidenti sul suo corpo, eppure neanche questo segnale desta sospetto in chi le sta vicino. "Ho urlato, come potevo,'Ti odio' mentre mi tagliavo. Sì, papà, mi hai distrutto la vita e dal momento che non posso farti del male ne infliggo a me stessa" spiega la ragazza.

Facebook/PorUnaInfanciaSinDolor

Per fortuna non tutto è perduto e, quando la storia viene fuori, Micaela si sente forte per la prima volta nella sua vita. È libera di parlare e decide che non avrebbe più nascosto nulla. Ha creato una pagina Facebook dove ha raccontato la sua storia e il percorso per affrontare il trauma. La pagina si chiama "Per un'infanzia senza sofferenze" (in portoghese) e ha già più di 100.000 persone che la seguono. La storia di Micaela ha fatto il giro dei media di tutto il mondo e ha contribuito a fare crescere la consapevolezza su argomenti tabù come gli abusi sui minori e l'incesto

"Io ho ancora dei sogni... Credo in un futuro felice e in una famiglia unita... Penso spesso a come sarebbe stato il primo bacio o il primo uomo della mia vita. Immagino come sarebbe stato se fosse accaduto con il mio consenso...", scrive la ragazza su Facebook. "Non è l'abuso sessuale la cosa che fa più male, papà... è il tuo tradimento Piango ogni giorno, perché ti ho perso, per me è come se tu fossi morto.Ti sei approfittato della mia innocenza e hai giocato con i miei sentimenti”. 

Facebook/PorUnaInfanciaSinDolor

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Micaela è vittima di una delle peggiori violenze che si possano immaginare: venire ferita dalla persona che dovrebbe amarti e proteggerti sempre, incondizionatamente. Quando la madre ha scoperto questa dura verità ha subito divorziato dal padre e un processo è stato aperto contro l'uomo. Purtroppo, il criminale è ancora a piede libero e cerca di screditare le parole della figlia. 

Speriamo che un giorno Micaela riesca a superare questa storia orribile. Tutto il suo dolore poteva essere fermato prima se qualcuno avesse capito il problema. "A volte penso che la mia vita sarebbe potuta essere diversa, se qualcuno mi avesse creduto quando avevo 4 anni. Ma chi dà peso alle parole di una bambina a quell'età?" dice la ragazza.

Tutti i bambini abusati mostrano qualche segno. Su questo link potete trovare qualche indicazione per capire come identificarli. È importante non chiudere gli occhi. Se si nota qualcosa di strano, bisogna andare a fondo e, se necessario, riportare il fatto alle autorità competenti!

Condividi questo messaggio molto importante con tutti quelli che conosci. Non lasciamo che queste piccole vittime perdano l'innocenza della loro infanzia.

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