Le parole di lei vi entreranno nel cuore.

Come avete celebrato San Valentino quest'anno? Durante questo periodo, in Giappone, qualche tempo fa, veniva indetta una competizione per la miglior lettera d'amore. Tra tutte quelle inviate ce n'è una davvero speciale, scritta più di 20 anni fa che è arrivata fino a noi. 

Kimimachi-zaka è una collina nella prefettura di Akita, Giappone. La zona deve il nome all'imperatore Meiji. La leggenda vuole che il reale avesse ricevuto una lettera dalla sua adorata moglie, appena dopo il suo arrivo, nel 1881. Kimimachi-zaka è nota per la fioritura dei ciliegi e, in autunno, per i colori delle foglie. Si tratta di una destinazione romantica per molte coppie. 

La prima di queste gare di composizione si è tenuta nel 1995, l'annuncio dei vincitori era arrivato il giorno di San Valentino di quell'anno; si trattava dell'81enne Take Yanagihara.

La sua lettera, intitolata “Mio caro in Paradiso" era stata scritta per il marito, morto durante la Seconda Guerra Mondiale. Si trattava del suo ultimo messaggio d'amore per lui. 

"Mio caro in Paradiso,

è ormai passato mezzo secolo da quando sei morto e da quel giorno ti ho sempre avuto negli occhi, quando sventola la bandiera giapponese, o mentre tenevo la nostra bambina tra le braccia.

Abbiamo avuto poco tempo per stare insieme, ma mi ricordo ancora quando tu mi stringevi tra le tue braccia possenti. Avevi trentadue anni quando sei diventato uno spirito e sei volato in cielo. Come stai?

Vorrei prendere una navicella spaziale e venire da te, per starti vicino.

Tu avrai ancora trentadue anni, mentre io ho superato gli ottanta. Quando arriverò, per favore, non chiedermi chi sono. Fammi sapere quanto sia bello che sia giunta sino a lì. Fammi sedere a accoccolare vicino a te. Proprio come facevo nei giorni andati. 

Quando ci incontreremo ti racconterò di nostra figlia, della sua famiglia e dei nostri nipoti. Vorrei che tu mi coccolassi. 

Per favore, dimmi che ho fatto un buon lavoro, che sono stata brava.

Poi, vorrei mi portassi a “Kimimachi-zaka".

Mi piacerebbe passeggiare con te, mano nella mano, e godere del passaggio delle stagioni, vedere i ciliegi in fiore, il verde intenso dell'estate, il giallo caldo dell'autunno e i fiocchi bianchi dell'inverno.  

Da quando ci siamo salutati, sei sempre rimasto nei miei pensieri. Il tuo amore mi sostiene ancora oggi. 

Quanto sarebbe bello poter dormire ancora una volta tra le tue braccia.  

Tienimi stretta, non lasciarmi andare". 

Il primo anno in cui la competizione è stata lanciata, il 1995, era anche il 50esimo anno dalla fine della guerra. Ed era stata una data importante per molti dei sopravvissuti. C'era qualcosa nelle parole malinconiche di Take che aveva colpito la gente, tanto che la sua lettera era arrivata in televisione e sui giornali locali. Grazie al suo scritto, la donna aveva vinto un viaggio negli Stati Uniti, dove si era recata con la figlia e i nipoti e aveva avuto la possibilità di visitare i ponti di Madison County, in Iowa, dove erano ambientati libro e film dal titolo "I ponti di Madison County”.

Il marito di Take, Junosuke, era morto in guerra, lasciandola da sola, a 28 anni, con la loro figlia di 3. Lui ne aveva 32. Questa sopra è l'unica foto di famiglia che li ritrae insieme, il giorno in cui Junosuke era tornato ad Akita dalla Cina. La figlia Hiroko si ricorda ancora quella giornata. L'uomo aveva provato a tenerla in braccio, ma lei era troppo timida e si era tenuta stretta alla mamma. Per tanto tempo si era sentita in colpa per aver ferito i sentimenti del padre. 2 anni dopo la sua morte, Take l'aveva portata nella capitale, dove aveva potuto incontrare alcuni reduci di guerra. Quando il capitano di Junosuke, che gli somigliava anche tanto fisicamente, aveva fatto un passo avanti, la piccola Hiroko gli era saltata al collo, provando a recuperare quel momento che si era perso con il padre. La madre aveva guardato la scena con le lacrime agli occhi.

Questa gara si è tenuto fino al 2005. Le lettere inviate sono state migliaia e da tutto il Giappone. Esiste una "buca per le lettere d'amore" nel parco di Kimimachi-zaka ancora funzionante. Se vi trovaste a visitare la zona, vale la pena fare un giro e farvi imprimere il francobollo a forma di cuore sulla busta destinata al vostro amato. Si dice che i desideri d'amore, espressi in questo posto, spesso si avverino.

E voi? Avete mai scritto una lettera d'amore a qualcuno che non c'è più? La lettera di Take a Junosuke, insieme a parte dei loro oggetti familiari, sono ormai parte della collezione permanente del Santuario di Yasukuni, di Tokyo. La donna probabilmente non si aspettava che la sua lettera le sarebbe sopravvissuta e che ci sarebbe stata gente che avrebbe continuato a leggerla anche più di 20 anni dopo che è stata scritta. Sono sicuro che i due si sono ritrovati, e chissà che non stiamo percorrendo la meravigliosa collina di Kimimachi-zaka insieme, proprio in questo momento.

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