Le acque si rompono alla 16esima settimana: bimbo dato per spacciato è vivo.

In Inghilterra, nello Hertfordshire, qualche anno fa, una donna non ha seguito i consigli del suo medico e ha preso la migliore decisione della sua vita. 

Katy Evans, suo marito Rich e la piccola figlia Amber erano una famiglia felice. La gioia era cresciuta ulteriormente quando la donna aveva scoperto di essere rimasta nuovamente incinta. Ma, durante la sedicesima settimana di gravidanza, era successo qualcosa che in genere si traduce in una condanna a morte per il feto: a Katy si erano rotte le acque. Perso il prezioso liquido amniotico, il nascituro era praticamente indifeso. 

I medici non avevano dato alla coppia alcuna speranza. Per Katy lo shock era stato doppio, dal momento che non tanto tempo prima aveva avuto un aborto spontaneo. I dottori le avevano a quel punto consigliato di interrompere la gravidanza, poiché il rischio era quello di avere una grave infezione. Ma la donna aveva rifiutato: "Desideravamo così tanto il secondo figlio. E poi potevo sentirlo dentro di me. Gli ero già affezionata". 

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Dopo due giorni in ospedale, la decisione era stata presa - non ci sarebbe stato aborto: "Sono una persona positiva di natura e mi rifiuto di rinunciare a questo bambino finché non sappiamo esattamente cosa stia succedendo", aveva spiegato Katy ai medici. 

La donna era quindi tornata a casa e si era ripresentata in ospedale due settimane dopo per un controllo. La sacca amniotica si era in qualche modo riparata e c'era ancora del liquido presente. I medici presenti non avevano visto nulla del genere prima di allora. Le speranze si riaccendono così in tutti quanti. Si spera di arrivare fino alla 24esima settimana, momento dal quale è possibile pensare a un parto prematuro. In realtà, Katy e il suo bambino sono riusciti ad arrivare alla 34esima settimana, quando si verifica un'altra rottura delle acque. 

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Quello che nessuno pensava possibile, si era avverato: il piccolo Leo, il "bambino dei miracoli" come lo chiamano i nonni, era nato sano e salvo. Oggi ha 4 anni e vive felice con mamma, papà e sorellina. 

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Una storia che mi ha davvero commosso: questa mamma sentiva che il suo bambino doveva vivere. E i fatti le hanno dato ragione. Certo ha fatto una scelta coraggiosa e rischiosa; ma, si sa, l'amore materno non conosce ostacoli. 

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