Giustizia a metà: babysitter accusata di abusi su bambino non finisce in galera.

Joshua Marbury e Alicia Quinney sono due genitori di Sherwood, in Oregon. Qualche tempo fa avevano deciso di andare fuori per una cena romantica. Decidono quindi di lasciare il figlio di un anno a casa con la baby-sitter, un'amica di famiglia. Al rientro, trovano la donna che dorme sul divano e il bimbo in lacrime. Ma è stato solo il giorno dopo che hanno capito quello che gli era successo.

Facebook/Joshua Marbury

 

Il padre del piccolo Jacob, Joshua, ha riportato la storia su Facebook, dopo che le autorità locali non sono state di alcun aiuto:

Facebook/Joshua Marbury

 

"In genere tengo privato quello che riguarda la mia famiglia, perché non mi serve attirare l'attenzione. Ma questo è diverso. DUE mesi fa, se non anche prima, mio figlio di 1 anno è stato colpito in pieno viso dalla nostra baby-sitter (di cui non rivelerò il nome) così violentemente che TANTI medici (che ci hanno mostrato le impronte delle mani) e chi ha condotto le indagini hanno detto che avrebbe potuto ucciderlo. Dopo giorni, se non settimane, di confusione al lavoro (unica fonte di introito per la famiglia, un lavoro per cui prendo le commissioni solo alla vendita) abbiamo avuto la confessione da parte della persona che ha abusato del bambino. ANCORA questa persona non è stata arrestata perché va aperto il caso e deve essere nominata una giuria che la proclami COLPEVOLE prima di andare in galera. Piccola nota, se non mi sbaglio, se avessi colpito una persona in viso e fossero stati chiamati i poliziotti mi avrebbero messo in manette immediatamente. Dopo DUE mesi di attese abbiamo scoperto che le accuse sono cadute PERCHÉ il mio bambino di un anno non non può esprimere verbalmente quando accaduto e non ha dimostrato di stare male O che questa persona lo ha colpito "intenzionalmente". Sono COSÌ infuriato che non penso di dire un'oscenità se SPERO che la storia diventi virale. Ho fatto i conti con DIO e la "raccomandazione" di non risolvere le questioni con la vendetta. FATE LA VOSTRA PARTE, avete una confessione e le impronte digitali. Un corpo senza vita non può dirvi chi lo ha ridotto così. E per un bambino non vale la stessa cosa se non può parlare???? Un morto non parla. QUESTA È BLASFEMIA. Avete aspettato 2 mesi se non di più per dircelo???? Qualcosa deve essere fatto. NESSUNO può picchiare un bambino e farla franca solo perché il bambino non può parlare. Il vostro aiuto, nell'area di Portland, è più che apprezzato, condividete la notizia, taggate giornali locali...".

Facebook | Alicia Quinney

A nessun bambino dovrebbe succedere quanto successo al povero Jacob! Facciamo circolare la notizia perché questa famiglia abbia giustizia!

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