Affetto da una grave malattia, non riesce ad avere una diagnosi.

Questo ragazzo si chiama Francesco Santonastasio e la sua è una storia delicata che non ha ancora un finale certo e stabilito.
Francesco oggi ha 31 anni e fino a qualche tempo fa conduceva una vita normalissima, perfettamente realizzata sia sotto il profilo economico che su quello personale.  Fisico scolpito, amore per la palestra, per la pesca, per la vita, Francesco era anche un giocatore di calcio piuttosto affermato.

Poi, nel 2011, come spesso accade a chi gioca a calcio, Francesco subisce un infortunio al ginocchio. É sottoposto a una prima operazione cui ne seguiranno altre due. Crociato e menisco, operazioni quasi di routine per chi si dedica a uno sport come il calcio. Ancora sorridente, Francesco è inconsapevole che da quel momento inizierà per lui un lungo calvario. È il 14 aprile 2012.

A distanza di qualche mese dal terzo intervento, infatti, Francesco inizia ad accusare un malessere generale. Stordimento, mal di testa, problemi respiratori e toracici… aumentano le palpitazioni, non riesce a fare più nessuno sforzo, neanche il più piccolo e, ben presto, non può neanche più alzarsi dal letto. Inizia a consultare medici e specialisti un po’ ovunque ma i mesi passano e nessuno medico riesce a dargli una diagnosi.

“All’inizio pensavano fossi pazzo”, racconta il ragazzo, “mi hanno fatto vedere numerosi psicologi e psichiatri. Ma io non sono pazzo. Non riesco ad alzarmi dal letto e nessuno sa dirmi cosa ho”. 

Da allora, passano due anni. Francesco entra ed esce dall’ospedale. I suoi occhi, solitamente accesi e brillanti, perdono in luminosità. La sua vita cambia radicalmente. Francesco non è più il ragazzo di una volta: è sempre allettato, i suoi organi, tutti, funzionano male, il cervello non ossigena bene, ha dovuto cambiare radicalmente dieta e sottoporsi a controlli periodici. L'unica cosa che rimane intatta sono i suoi sogni e la sua grande voglia voglia di vivere. A infondergli forza e coraggio non sono gli amici e il vecchio allenatore di un tempo, che per lui ha aperto un gruppo di sostegno su Facebook “Aiutiamo ciccio” con lo scopo di raccogliere informazioni sulla sua malattia. Ma la fonte di ispirazione più grande viene da Tina.

Tina è un’infermiera dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Proprio in ospedale i due si sono conosciuti e innamorati. Una relazione che va avanti da oltre un anno, pure in mezzo a tutte le difficoltà: i due non hanno mai potuto vivere una relazione “normale”, nonostante il loro legame sia indissolubilmente forte.  Tina combatte al fianco di Francesco la battaglia alla ricerca della verità e, di recente, i due hanno girato proprio in ospedale questo video, dimostrando a tutti quanto sia forte il loro amore e la voglia di non arrendersi: 

Francesco è  ancora in attesa di una diagnosi. La sua potrebbe essere una malattia unica al mondo, una patologia non ancora conosciuta o forse non correttamente diagnosticata. Francesco chiede alle istituzioni italiane, da cui si sente abbandonato, di non lasciarlo solo e magari di trasferirlo all’estero. Tina, i suoi amici e la forte comunità di Facebook sono al suo fianco.  Condividi anche tu la sua storia: aiutiamo questo ragazzo a ritrovare la speranza e a rimettersi in piedi!                                                                                                                                                           

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