Ragazzo perde madre e sorella a causa di un guidatore ubriaco.

Era un giorno come tanti e mancava poco a Natale. Una donna stava scegliendo un nuovo peluche per la nipote, immaginando la faccia felice della bambina all'apertura del regalo.

Stava controllando quanti soldi le fossero rimasti nel portamonete, quando ha sentito qualcuno singhiozzare in fondo alla corsia. Ha guardato meglio e ha visto un ragazzino da solo.

Poteva avere 10 o 12 anni, indossava un cappellino di lana blu, dal quale uscivano le ciocche scure dei suoi capelli ricci. I pantaloni di velluto a coste erano passati attraverso tanti lavaggi e le scarpe erano allacciate non esattamente alla perfezione. Negli occhi si leggeva una profonda tristezza. La donna gli si è avvicinata con molta cautela e ha visto che il ragazzino stava cercando di trattenere un fiume di lacrime. Ha notato anche un elastico rosa al polso, curioso...

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— pineconeshoppe (@pineconeshoppe) 27. August 2016

"Ciao, cosa ci fai qui tutto solo?", chiede la donna. Il ragazzo, con lo sguardo fisso sui giocattoli, risponde che vorrebbe comprare un giocattolo a sua sorella per Natale. "Che bella idea, ma allora perché sei così triste?". La guarda e le dice che non ha soldi sufficienti.

"Sono sicura che Babbo Natale le porterà una bambola". Il bambino si fa silenzioso e si volta per guardarla negli occhi. E la donna nota qualcosa oltre alla tristezza, qualcosa che non le era mai successo di vedere negli occhi di un bambino. "Babbo Natale non arriva dove si trova mia sorella". A questo punto la donna non può trattenersi e chiede: "Perché? Dove si trova tua sorella?", ma non è sicura di voler sentire la risposta. "È in paradiso e mi piacerebbe che avesse qualcosa di carino. Mia mamma andrà lì presto e ho pensato che magari avrebbe potuto portarle una bambola". La donna si sente il terreno tremare sotto i piedi.

Fa un respiro profondo e dice: "Dai, vediamo quanti soldi hai". Mentre conta il denaro, riesce a mettere qualcuna delle sue banconote nel gruzzolo. Lui solleva lo sguardo e dice: "Che bello, posso anche comprare alla mamma uno dei suoi fiori preferiti. Le piacciono le rose bianche". Il bambino scompare e la donna rimane a chiedersi se le abbia raccontato la verità o meno. Ma il dubbio le passa in fretta.

La donna è così colpita da dimenticarsi anche di comprare il regalo alla nipote. Quando lascia il negozio di giocattoli, i titoli di un giornale catturano la sua attenzione: si parla di un incidente d'auto causato da un guidatore ubriaco e che ha coinvolto una bambina di 4 anni e la madre. La piccola è morta durante il trasporto in ospedale, mentre la madre, in coma, è in condizioni critiche. Forse si tratta della famiglia del ragazzino? Ma la donna cerca di scacciare il pensiero dalla sua testa.

Nei giorni successivi non può fare a meno di leggere i necrologi, fino a quando non si imbatte in un annuncio che non avrebbe voluto vedere: la donna coinvolta nell'incidente è morta. E si legge: "Senza motivo ci sei stata strappata troppo presto. Siamo solo confortati dal fatto che presto rivedrai il tuo piccolo angelo". Viene inoltre comunicata la data e il luogo delle esequie. La donna decide così di andare. Compra un mazzo di rose bianche e si dirige verso le cerimonia funebre.

Non appena arrivata sul luogo, vede il bambino del negozio di giocattoli. Tiene in una mano una rosa bianca e nell'altra una bambola. Il padre gli sta vicino. La donna non riesce a trattenere le lacrime e si avvicina alla bara. Deposita i fiori e guarda per qualche istante il bambino negli occhi e capisce perché quello sguardo l'aveva tanto colpita: ha gli occhi di un adulto che ha subito una grave perdita. Non riesce a dire niente.

In un istante la vita di questa famiglia è cambiata per sempre. E tutto perché una persona ubriaca si è messa al volante, anziché chiamare un taxi o prendere un autobus. Così è stata tolta la vita a una bambina, la madre a un figlio... Guidare da ubriachi non è pericoloso solo per se stessi ma anche per gli altri. Fate la scelta giusta.