Un piccolo capretto viene privato delle corna per barbara usanza.

Leanne Lauricella è la fondatrice di Goats of Anarchy, un centro dedicato al recupero di capre con difficoltà o bisogni particolari. 

Quando Leanne ha visto questa piccola creatura, sapeva che se ne sarebbe presa cura. Aveva una settimana e mezzo, pesava circa due chili, aveva un belato flebile e dolcissimo. "Sembra un topolino parlante. Non riesco neppure a riprodurre il suono o a imitarlo. È acuto e lui è piccolissimo".

Il povero capretto era nato con le gambe malformate, motivo per cui era stato portato dalla proprietaria a Leanne.

Ma la donna, precedentemente, l'aveva anche consegnata al veterinario per un check-up e, dopo aver rasato il pelo, il medico aveva utilizzato un ferro bollente per bruciare le protuberanze sulla parte superiore della testa - quelle che sarebbero diventate corna in futuro. La proprietaria non sapeva abbastanza di capre per rendersi conto che tale procedura non fosse affatto necessaria.

"Ero così arrabbiata e delusa. Si tratta di una creatura innocente e dolce, ancora molto piccola. Come hanno solo potuto pensare di infliggerle una tale procedura sulla testa?", Leanne si era interrogata.

Aveva deciso di dare all'animale il nome di Lawson. "La proprietaria mi aveva detto che erano stati molto, molto insistenti al punto di convincerla ma che, una volta riavuto l'animale indietro, era rimasta scioccata per l'orrore, al punto da vomitare", racconta Leanne.

La "decornazione" è in realtà una pratica comune che consiste nella rimozione delle corna di un capretto tenendo un ferro caldo sulle protuberanze della testa per alcuni secondi. In questo modo si cicatrizzano i vasi sanguigni che aiutano la crescita delle corna.

Gli agricoltori spesso ricorrono a questa pratica per evitare che gli animali rimangano incastrati nei recinti, si feriscano a vicenda (soprattutto quando vivono in spazi stretti e angusti), o attacchino gli agricoltori stessi. Una pratica, tuttavia, che Leanne trova crudele e inutile.

E spiega il perché: "Urlano. Molte persone infilano gli animali in scatole preposte a quest'uso, e solo la testa sporge fuori, così che non si possano muovere. Inoltre... la mutilazione è una tortura. Le corna sono piene di vasi sanguigni che aiutano le capre a regolare la temperatura del corpo, in modo che possano sentirsi fresche in estate e al caldo in inverno". 

E ancora, le corna sono destinate a tornare, ma crescendo male: "Dal momento che i capretti hanno molto testosterone, dopo circa un anno, ricresce un pollice o mezzo pollice di corna da queste piccole cicatrici. Alcune si arricceranno dietro la testa e dovranno essere trattate", insiste Leanne.

"Questa pratica inoltre è anche ricollegata a gravi condizioni di salute, come la meningoencefalite, che genera un gonfiore del tessuto cerebrale e delle zone adiacenti.

Leanne intanto ha avuto una grande idea mentre aspettava che le corna di Lawson ricrescessero. "Ho iniziato a pensare... volevo avere qualche foto carina quando era ancora cucciolo... tutto stava a coprire la terribile mutilazione sulla parte superiore della testa. Così  mi sono detta: 'Ok, gli farò alcuni piccoli cappellini... in modo che lo sguardo non si concentri sul resto'".

Dal momento che non vi è in realtà alcun beneficio per l'animale una volta che le corna vengono distrutte - anzi, c'è solo un rischio reale di danni, per non parlare del dolore - è difficile capire come un professionista veterinario possa accettare di fare qualcosa del genere.

Le corna di Lawson stanno ricrescendo e intanto Leanne sta cercando nuovi e adorabili cappellini. Questo capretto non potrebbe essere più dolce ed è fortunato ad aver trovato persone amorevoli che ora si prendono cura di lui. Se volete sostenere il progetto dell'associazione e donare qualcosa, potete farlo qui. Aiutiamo anche con un euro Goats of Anarchy a sostenere i diritti degli animali!

Fonte:

The Dodo

Commenti

Scelti per voi