Svelato mistero su bimba morta 140 anni fa.

Mentre lavoravano alla ristrutturazione di una casa a San Francisco, alcuni manovali hanno fatto una scoperta raccapricciante. Scavando nel giardino dell'abitazione, hanno infatti trovato una piccola bara sigillata ermeticamente con una piccola apertura, grazie alla quale gli uomini hanno potuto vedere che all'interno c'era il corpo di una bambina. Il feretro era conservato perfettamente. Ma questo non è che l'inizio: nessuno conosceva l'identità della salma.

Youtube/Inside Edition

Il corpo viene quindi consegnato all'organizzazione, "Garden of Innocence" (Giardino dell'innocenza), che si occupa di dare una degna sepoltura ai bambini sconosciuti o abbandonati. I dipendenti si mettono subito al lavoro per cercare di capire chi potrebbe essere la piccola. Si scopre quindi che la casa sorge su un vecchio cimitero. Durante il trasferimento, la bara deve essere stata dimenticata.

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Secondo le stime che si riescono a fare, il decesso dovrebbe essere avvenuto nel 1876. Grazie ai registri del cimitero, si scopre che dovrebbe trattarsi di Edith Howard Cook. Qualche anno dopo la morte della piccola, le salme del cimitero pare siano state riesumate per essere trasferite da un'altra parte, e la bara di Edith deve essere stata dimenticata. Non solo: le persone incaricate delle ricerche riescono a risalire anche a dei parenti ancora in vita: si tratta dell'82enne Peter Cook, pro-pronipote di Edith. La piccola dovrebbe essere morta per malnutrizione qualche mese prima di compiere 3 anni. 

Edith può finalmente avere una sepoltura e continuare a riposare in pace.

Edith viene quindi accompagnata nel suo ultimo viaggio. Viene posta in una nuova bara e le viene preparata una lapide. I familiari ancora in vita possono quindi onorare la sua memoria.

Youtube/Inside Edition

Nel video proposto di seguito (in lingua inglese) viene raccontata nuovamente la storia di questa bambina:

Il personale di "Garden of Innocence" svolge un lavoro molto importante: tutti nell'organizzazione si prodigano affinché questi sfortunati bambini abbiano un luogo in cui riposare.

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