Ragazza sequestrata e abusata diventa psicologa e fonda un'associazione.

Nel 2002, Alicia, una giovane e felice ragazza di 13 anni, sicuramente un po' ingenua, prese la peggior decisione della sua vita. Ma prima di raccontarvi cosa le è successo, lasciate che vi sveli qualche altro particolare.

8 o 9 mesi prima, il fratello di Alicia le fa conoscere Internet e il mondo dei giochi online; la ragazza non li trova tutti interessanti, ma pensa siano un buon argomento di conversazione con i ragazzi più (e meno) popolari della scuola.

Mirror

Incontra presto un ragazzo, più o meno della sua età, amico di amici, che ha la sua stessa passione. Diventa subito una persona con cui lei parla di tutto, a cui chiede consiglio, o con cui si lamenta. Internet è davvero un dono del cielo!

Ma torniamo al 2002: è capodanno. Alicia è a casa con la sua famiglia. Celebrare il nuovo anno è per loro un momento di grande festa e la madre ha preparato una meravigliosa cena. Sono tutti lì: il papà, il fratello con la ragazza, la nonna. Alicia non sa ancora che questi saranno gli ultimi ricordi felici della sua infanzia.

Prima del dolce, la ragazza dice alla sua mamma di non sentirsi bene e che vuole andare a stendersi un po'. Ma, anziché andare in camera sua, sgattaiola via dalla porta principale e si dirige verso l'appuntamento che ha stabilito con il ragazzo che ha conosciuto online.

Comportarsi in questo modo non è certo da lei: non si sarebbe mai allontanata senza dirlo ai suoi, a lei non piacciono né il buio né il freddo, e appena in strada inizia a pensare: "Cosa sto facendo? È pericoloso, dovrei tornare a casa". Ed è proprio mentre sta tornando indietro, che sente chiamare il suo nome. 

Alicia si ritrova così in macchina con un uomo (non un ragazzo della sua età), spaventata a morte.

Wikipedia

 

Quelli che seguono sono dettagli piuttosto raccapriccianti. 

Alicia passa in macchina 5 ore, viene portata dalla Pennsylvania alla Virginia; gettata in uno scantinato, le vengono strappati i vestiti e viene incatenata al pavimento con un guinzaglio da cane. L'uomo la guarda e le dice: "Sarà molto dura per te, puoi piangere se vuoi". E inizia a violentarla, picchiarla e torturarla.

L'inferno continua per 4 lunghissimi giorni, durante i quali il suo stupratore gira e mette in onda i video degli abusi.

Ed è proprio uno di questi video a salvarla: una persona che lo sta guardando (esatto, un altro individuo interessato alla pornografia minorile) riconosce Alicia come la ragazzina scomparsa che ha visto su un manifesto e decide di chiamare la polizia. Fornisce alle autorità il nome che il criminale usa su internet e l'indirizzo IP da cui i video vengono trasmessi.   

BBC

A 14 anni, Alicia inizia a parlare della sua storia: racconta degli abusi subiti dal suo carnefice, Scott Tyree. Va nelle scuole per condividere la sua esperienza e mettere in allerta i coetanei dai pericoli che si nascondono in rete. Oggi, a ormai 14 anni di distanza, questa donna continua la sua missione: si occupa di persone scomparse, ha fondato il gruppo Alicia Project, con lo scopo di far conoscere i casi di scomparsa di minori, ed è anche il nome dietro Alicia's Law, il fondo per sostenere le unità speciali che si occupano di salvare bambini rapiti e vittime di abusi.

Alicia confessa che le ci è voluto molto tempo prima di ritrovare fiducia negli esseri umani, per ritornare in contatto con altre persone. Per non parlare delle relazioni d'amore. Ma per fortuna c'è un lieto fine a questa infanzia terribile: Alicia sposerà a luglio proprio il suo migliore amico.

Alicia Kozakiewicz

E per rendere tutto ancora più romantico, il matrimonio si terrà il giorno dopo la cerimonia per il conseguimento del suo master in Psicologia forense (la ragazza ha già una laurea in Psicologia).

Molto bene, Alicia! 

Un finale più speranzoso per una storia tremenda! Auguriamo a questa giovane donna tutto il meglio per il suo futuro e speriamo che molti bambini possano essere salvati grazie al suo lavoro. 

 

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