Donna partorisce bambina malata terminale.
La vita sorrideva ad Abbey e Robert Ahern. I due si erano incontrati subito dopo le superiori e si erano innamorati perdutamente.
Annie era rimasta incinta presto, ed erano così nate le loro prime due figlie. Le gravidanze erano state molto serene, a parte qualche problema di pressione sanguigna della madre.
Quando avevano scoperto di essere in attesa del terzo figlio, i due non erano riusciti a contenere la loro gioia.
Durante l'ecografia della 19esima settimana, avevano deciso di non voler conoscere il sesso del nascituro.
Durante la visita, Robert e Abbey si erano goduti la vista del loro piccolo in pancia, le piccolissime dita, il capo... Ma poi il medico si era fermato. C'era qualcosa che non andava!
Sul momento, nessuna informazione era stata data alla coppia. Era stato però convocato un altro medico per un secondo parere. E purtroppo la diagnosi era stata confermata...
L'uomo si era rivolto ai due e aveva comunicato loro: "Devo dirvi una cosa difficile. Il vostro bambino ha un'anencefalia". Ovvero il feto non aveva il cervello, il sistema nervoso e la parte superiore del cranio. E sarebbe sopravvissuto solo per alcune ore dopo la nascita.
Il mondo di Abbey era crollato. A quel punto aveva voluto sapere il sesso del suo bambino: era una femmina. E, se per le altre due c'era voluto qualche tempo per decidere il nome, per la terza non avevano dovuto pensarci su tanto; il nome sarebbe stato Annie, che significa "grazia".
In situazioni del genere, molte donne scelgono di terminare la gravidanza, ma Abbey aveva deciso per un'altra strada.
Abbey voleva portare a termine la gravidanza. Ma come mai infliggersi una tale sofferenza, sapendo che la figlia non sarebbe sopravvissuta che poche ore?
La giovane donna voleva donare gli organi di Annie: a parte il cervello, il resto era perfettamente sano.
Durante il resto della gravidanza, Abbey aveva provato ad essere forte. Il marito le era stato sempre vicino. Ma chi le stava intorno, medici compresi, avevano espresso il loro scetticismo sulla scelta della donna, sin dal primo momento.
Non era certo semplice, ogni decisione era pesante. Anche solo scegliere il vestitino che Annie avrebbe indossato dopo la nascita, dal momento che sarebbe stato l'unico...
Poi, i genitori avevano dovuto preparare le sorelline all'idea che la nuova arrivata avrebbe avuto un aspetto strano, non avrebbe avuto parte del cranio.
La coppia voleva che le tre sorelline passassero insieme il tempo che avevano.
E grazie a un taglio cesareo, la piccola Annie era venuta al mondo.
E la famiglia l'aveva accolta: "Nessuno di noi era triste, eravamo molto felici", ricorda Abbey.
Poi, ancora nel letto dell'ospedale, Abbey aveva letto ad Annie e alle sue sorelle una filastrocca. Mentre Robert teneva stretta la mano della sua ultima nata.
A un certo punto, la coppia rimane da sola con Annie.
E, all'improvviso, la bambina aveva iniziato a perdersi di respiro.
Abbey, in preda al panico, aveva chiamato quindi un'infermiera. Poi la giovane madre si era ricordata di essersi preparata a questo momento per lungo tempo.
La coppia aveva chiamato quindi il resto della famiglia, nella stanza. Ed è così che Annie si è spenta, circondata dall'amore dei suoi cari, dopo 14 ore di vita.
Abbey e Robert hanno svestito il corpicino senza vita. E la madre ha stretto a sé la figlia per l'ultima volta.
Purtroppo, la piccola Annie non aveva ossigeno sufficiente nel sangue. E non è stato quindi possibile utilizzare i suoi organi per salvare altre vite. Serviranno però per svolgere alcuni studi.
Qualche tempo dopo, Abbey è rimasta nuovamente incinta di Iva. Ma naturalmente non passa giorno in cui questa madre non pensi alla sua figlia scomparsa.
La storia di Annie è molto commovente. Questa madre ha mostrato di avere molto coraggio nel portare avanti una gravidanza, sapendo che avrebbe potuto salvare altre vite, ma non quella della bambina che portava in grembo.