Un professore pone una domanda assurda. Ma la lezione è memorabile.

Oggi vogliamo riferirvi di una storia, che ci insegna l’umiltà e la necessità di prestare attenzione alle piccole cose e alle persone, anche quando ci sembra che facciano parte dell’anonimato.

La storia ha per protagonista uno studente modello, che ha sempre riportato buoni voti sia a scuola che all’Università. Quando un giorno il professore di medicina sottopone la classe a un test a sorpresa, lo studente non si lascia pertanto prendere dal panico. È bravo e sicuro di sé. Risponde infatti prontamente a tutte le domande fin quando non arriva, un po’ perplesso, a leggere l’ultima, che recita così: “Qual è il nome della donna delle pulizie della tua scuola?”. 

Lo studente, consultandosi anche con i suoi compagni, ritiene che si tratti di uno scherzo. Quella domanda non può essere fondamentale ai fini della sua valutazione e, probabilmente, il professore ha inteso tirar uno scherzo mancino alla classe. Lui se la ricorda anche, la donna delle pulizie, sempre presente nelle aule e nei corridoi per tenerli puliti, ma il nome non saprebbe proprio dire quale è. Pertanto, lascia l’ultima risposta in bianco. Un suo compagno, però, poco prima di consegnare il test, chiede all’insegnante: “L’ultima domanda non conterà ai fini del voto, vero?”. È a quel punto che il professore, con molta calma, risponde: “Certo che sì! Vedete, nella vostra carriera voi incontrerete molte persone. E le persone hanno tutte una loro importanza, sempre. Le persone meritano sempre la vostra attenzione, anche con un semplice saluto o con un sorriso”.

Lo studente, e la classe con lui, non si dimenticarono più di quella domanda e di quel test. La donna delle pulizie si chiamava Marianna…

Questa “lezione” così particolare insegna l’importanza di ricordarsi degli altri, di chi esiste nelle nostre vite anche svolgendo lavori umili ma fondamentali. Le persone esigono sempre il nostro rispetto, sopratutto quelle che ci sembrano rimanere un po’ ai margini. Siete d’accordo?