Cresciuta da nonno e madre, scrive al padre che l’ha abbandonata.

Essere abbandonati dal proprio padre è terribilmente doloroso, lascia un segno duraturo. Ma, come vi comportereste con un uomo che un giorno ha deciso di cambiare vita senza consultare la propria famiglia? Nella stanza di questa ragazza, la madre ha ritrovato una lettera in cui la figlia mette a nudo i sentimenti che prova nei confronti del padre che l'ha messa al mondo e poi abbandonata:

"Caro papà che non ho mai incontrato,

Non conosco il tuo nome e non vorrei neanche saperlo, dal momento che non ha senso per me. Mentre leggi queste prime righe, forse stai pensando che ti ho scritto per dirti che padre terribile tu sia stato e che dovresti vergognarti per avermi abbandonato. Ma non si tratta di questo. Ti scrivo per dirti che ...

... ti perdono.

Ti perdono per non esserci stato, perché mi ha reso più forte. Quando ero piccola e a scuola si festeggiava il giorno del papà, io avevo il nonno. Quando mi chiedevano: "Dov'è il tuo papà?", rispondevo che non ne avevo uno, ma che avevo di meglio. Era già stato padre prima, per cui sapeva quello che doveva insegnarmi. E mi ha insegnato che non si girano mai le spalle, a niente e nessuno. E mi ha dimostrato che sarei sempre stata trattata come un essere umano.

Ti perdono per avermi allontanato, perché mi ha permesso di trovare delle altre braccia vicino a me. Mio nonno mi ha insegnato ad essere rispettosa e degna di fiducia. Mi ha insegnato ad essere sempre leale con tutti, perché mentire è la cosa peggiore. Non mi ha permesso di essere sgarbata con gli altri e, quando lo ero, mi ha fatto capire che c'era una punizione ad attendermi. E, te lo dico, non mi ha certo risparmiato i castighi.

Ti perdono per non essere stato un genitore, perché è stata la mamma a prendersene il carico, ha ripreso a lavorare il secondo dopo avermi messo al mondo. Ha cresciuto due figli, tenuto un lavoro dalle 9 alle 17 e non ci ha mai fatto mancare nulla. A volte, magari, non era esattamente quello che avrebbe voluto darci, ma noi le saremo sempre infinitamente grati. Quando andavamo in vacanza, faticava duro per portarci fuori e darci tutto quello di cui avevamo bisogno. Era sempre lì per noi, contenta di tutto quello che stavamo costruendo insieme.

Ti perdono per tutto questo, perché so che è grazie a questo che sono diventata una persona migliore. Il primo giorno di scuola tu non c'eri, così come alla consegna dei diplomi o quando ho iniziato e terminato l'università. Ho fatto i conti con chi ero e cosa volevo diventare. Adesso so quale sarà il mio modello di genitore quando anche io diventerò madre. Non averti vicino non ha intaccato il mio successo, semmai mi ha spinto a fare meglio. E non perché volessi dimostrare qualcosa a te, ma perché lo volevo dimostrare a me stessa. Se mi guardo intorno, mi accorgo che questa famiglia e le persone che ci sono vicine hanno colmato il vuoto che hai lasciato.

Per cui, ricorda, non mi ha rovinato la vita, quando hai chiuso con mamma e te ne sei andato via. Spero davvero tu abbia trovato la felicità e ti perdono per essere stato l'uomo che mi ha creato ma non mi ha voluto.

Cordialmente,

La ragazza che hai messo al mondo ma che non volevi ".

Quando qualcuno scappa, dobbiamo lasciarlo andare. Tutto accade per un motivo e se questa persona non è fatta per starci accanto, deve esserci una spiegazione. La vita è bella e questa giovane donna sa come viverla al meglio, nonostante non abbia avuto il padre a sostenerla. Una bellissima lettera, quella di una persona che ha saputo perdonare qualcosa che non tutti accetterebbero.

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